Thursday, June 21, 2012

King Kong



En viaje...
A cosa serve scrivere se poi dobbiamo rispecchiarci dentro le nostre stesse parole? Non so quanto la vanità e il narcisismo rendano più o meno buono, capace e attraente uno scrittore. Be’, è un problema che non mi riguarda, in quanto non essendo scrittore, ma blogger sì – ormai posso definirmi tale –, quel che scrivo lo scrivo solo perché devo soddisfare il mio bisogno di raccontare qualcosa. Questa frase fa schifo, ma io non sono uno scrittore, appunto. C’è un desiderio di scrivere che nasce dalla cultura, e uno che nasce dalla vita, dal bisogno di raccontare qualcosa. Non l’ho detto io, l’ha detto Daniel Pennac – che non è uno stronzo qualsiasi – e sono d’accordo col Prof. Se volete la volete leggere, trovate l’intervista qui.
Appena appena tornato da un weekend, o meglio, da un fin de semana allo scatafascio a Barcellona. Sì, ancora Barcellona. Infatti non scriverò nulla, non per assenza di ricordi, come sostiene qualcuno, ma perché in fin dei conti la città è sempre la stessa affascinate distesa variopinta di persone e personaggi. E il viaggio, lo ammetto, non è stato uno dei più avventurosi.
Ad agosto dovrei andare a Lisbona, spero di riuscire a trovare dei buoni spunti che mi permettano di scrivere qualcosa di carino. Intanto vorrei imparare giusto un po’ di portoghese: mi sembra una lingua molto blues, uno spagnolo con la cadenza ligure. Giusto per non andare là impreparato, giusto le parole elementari: su giù sinistra destra mangiare bere dormire essere avere fare acqua figa ecc… Per non arrivare là e saper dire solo saudade, bacalhau e ja sei namorar dei Tribalistas. Che poi in Portogallo, come nel resto del mondo, l’italiano non lo caga nessuno, l’inglese lo sanno in pochi e male (come me) e se parli in spagnolo se ne offendono. E allora su le maniche e spirito di adattamento.
Ahora mismo (senza offesa, portoghesi), idee per altri racconti scarseggiano. Sono stato via e ho lavorato molto in questo periodo, purtroppo ho anche poco tempo per leggere: figurarsi per scrivere! Perciò mi siedo qua, con la massa, in riva al nostro amato fiume Po. Ce ne stiamo qua buoni buoni, aspettando che qualcuno passi, o che accada qualcosa mentre il caldo afoso ci soffoca e zanzare grosse come elicotteri ci ronzano intorno, tediose, e noi a scacciarle con la stessa espressione e la stessa grazia di King Kong.

2 comments:

Anonymous said...

Ti sbagli...I portoghesi in generale, conoscono molto bene l'inglese...

Cesare Rensenbrink said...

Meglio!

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