"Allora Vecchio, come
andiamo? stai scrivendo qualche altro tuo racconto o sei fermo?”
Chiese Charlie, ma Vecchio si
limitò a un impercettibile cenno con la testa
“prima o poi diventerai il
nuovo Hemingway, ci scommetto"
"naa, non mi interessano
né la fama né i soldi, Charlie. Tantomeno diventare il nuovo Hemingway".
Girava in tondo per quella
stanza affacciata al mare, Charlie, mentre armeggiava con tabacco e cartina.
Vecchio seduto nel mezzo a far da boa. Anche se più che una boa era un faro,
sia per Charlie che per gli altri ragazzi. Lo chiamavano Vecchio, forse perché
era il più giovane di tutti.
Gente di mare, Charlie e
Vecchio, anche se qualcuno al mare nemmeno c’era nato. Però c’era arrivato.
Ognuno col proprio percorso, chi scappava da qualcuno e chi rincorreva
qualcosa. Gente di mare, appunto: per loro il luogo comune che i marinai
avessero una donna per ogni porto valeva più che mai. Soprattutto per Charlie,
infatti le presentava tutte lui a Vecchio.
"vuoi una paglia, Vecchio?
Ho l'ultima e ho deciso di smettere, ce la facciamo insieme, dai"
gli disse porgendogli la paglia
che aveva appena finito di rollare
"naa, non fumo Charlie, lo
sai"
rispose vecchio senza
distogliere lo sguardo dalla finestra. Guardava oltre quel quadrato nel muro,
oltre il porto, oltre il mare: oltre l'orizzonte. Senza pensarci troppo Charlie
buttò fuori da quello stesso quadrato nel muro la sua ormai ultima paglia,
quella rollata con cura pochi istanti prima.
"ecco, guarda: ho appena
smesso, siamo pari adesso"
si spostò dalla finestra e si
sedette sulla sedia a dondolo, vicino alla stufa, di fronte a Vecchio. Per
qualche minuto nessuno aprì bocca.
"..."
"vaffanculo Vecchio, mi rendi più nervoso te che la mia voglia di fumare! - schizzò all'improvviso Charlie - ma che cazzo ci parlo con te, che cazzo ne sai te che non hai mai avuto di ’sti vizi"
"vaffanculo Vecchio, mi rendi più nervoso te che la mia voglia di fumare! - schizzò all'improvviso Charlie - ma che cazzo ci parlo con te, che cazzo ne sai te che non hai mai avuto di ’sti vizi"
Una scintilla nel cervello di
Vecchio: si scrollò di dosso il proprio torpore, lasciando i gomiti appoggiati
sullo schienale della sedia, ma rizzando la spina dorsale facendo scrocchiare un
paio di vertebre.
"dici? - prese tempo e fiato Vecchio - Non ho mai fumato, eppure lo so anch'io cosa prova un ex fumatore quando viene travolto dal desiderio di un cigarro. Non ci credi, Charlie? - non si voltava nemmeno a guardarlo, Vecchio: sguardo fisso attraverso la finestra, il mare e l'orizzonte - Io rivoglio la mia musa. La mia sirena. Anche se mi faceva più male mezz'ora con lei che venti cigarros al giorno. Pensare a lei ogni momento, da quando siamo ripartiti, ricreare nella mia stupida e illusa mente le sue forme, i suoi colori, il suo profumo e il suo sapore. La voglia negli occhi ogni volta che la guardavo! Ma che cazzo ne sai tu, Charlie. Cazzo ne sai…"
"dici? - prese tempo e fiato Vecchio - Non ho mai fumato, eppure lo so anch'io cosa prova un ex fumatore quando viene travolto dal desiderio di un cigarro. Non ci credi, Charlie? - non si voltava nemmeno a guardarlo, Vecchio: sguardo fisso attraverso la finestra, il mare e l'orizzonte - Io rivoglio la mia musa. La mia sirena. Anche se mi faceva più male mezz'ora con lei che venti cigarros al giorno. Pensare a lei ogni momento, da quando siamo ripartiti, ricreare nella mia stupida e illusa mente le sue forme, i suoi colori, il suo profumo e il suo sapore. La voglia negli occhi ogni volta che la guardavo! Ma che cazzo ne sai tu, Charlie. Cazzo ne sai…"
"sei preso male, Vecchio.
È solo una puttana, come tante"
sentenziò Charlie
"parla di lei con rispetto, per dio!"
"è una
prostituta, Vecchio. Scopa per mestiere. Va meglio?!"
"sì, lo so... Ma devo
ancora trovare una che mi faccia tirare il cazzo come lei. Scusa il francesismo
Charlie""tranquillo Vecchio, dovresti scriverla questa. E comunque ho sentito di peggio, come quella volta con Luis, al porto di Marsiglia... Te lo ricordi, Vecchio?"
3 comments:
Perchè ho come l'impressione di aver già letto parole simili? Questi Marinai perduti e questa Marsiglia mi puzzano di Jean-Cluade Izzo. ;D
Comunque, ti direi "bravo" se non fosse che la vanità è il peggior nemico di uno scrittore ( o peggio ancora per un aspirante a esser tale ). bla bla bla
(Campa)
Grande campa! sono un ignorante.. Izzo? mi tocca spendere dei soldi!
a presto
Io non che non leggo molto,anzi quasi mai, non so se lo hai copiato o preso spunto. per me è molto bello e mi intriga gia sapere cos'è successo a Marsiglia.
Qualche giorno fa mi feci una domanda...forse abbiamo trovato la risposta. pero non devi continuare sul blog...ma con carta e penna.
Baci Burga
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