Attacco di narcisismo che ci
sorprende quando meno ce l’aspettiamo.
Il buon Sorez (recentemente
definito “uomo di buona volontà”) mi ha chiesto – e io gli ho promesso – di
fare il giurato per la finale del contest di giovani band emergenti “Duca Live
Festival”. Luogo del delitto, Piazza Virgiliana, Mantova, in un surrogato di
notte bianca. A onor di cronaca, la finale si sarebbe dovuta svolgere nel
giardino del palazzo ducale di Guastalla, sede dell’estivo del Duca Bianco
(dove lavoro). Sarebbe, appunto, perché l’ambiente è ancora inagibile a causa
del terremoto. Ma non divaghiamo.
Parto da casa con altri due “colleghi” giurati: il Vitto
(musicista, bassista per la precisione) e la Giulia (laureata in musicologia ed
organizzatrice di eventi in erba). Arriviamo, parcheggiamo e camminiamo, il
tutto in questo preciso ordine. Camminiamo pure tanto ma farlo per e vie di
Mantova – diciamolo – è sempre un piacere. Piazza Broletto, Piazza Erbe, Piazza
Sordello: un tuffo nel rinascimento. Arriviamo ai giardini di Piazza
Virgiliana, al Ranch è quasi tutto pronto. Quel “quasi tutto pronto” convince il Vitto e il sottoscritto a prendere un americano al bancone del bar. E da qui
nasce la discussione: perché americano se è fatto con soli ingredienti
italiani? Ma non divaghiamo.
Beviamo questo americano dunque,
lui non lo sa, ma sarà il primo di una lunga serie che mi lascerà
quell’insistente velo di mal di testa nei due giorni successivi, anche adesso
che sto scrivendo.
Al tavolo dei giurati conosco
Stefano, produttore, titolare dello studio di registrazione Insomnia Records di
Reggio Emilia. Se prima avevo qualche dubbio ora ne ho la certezza: non c’entro
un cazzo coi giurati. Per questo, ma anche per un attacco di narcisismo che ci
sorprende quando meno ce l’aspettiamo, mi qualifico: “Piacere, Cesare,
blogger”.
Tra un drink e l’altro il contest
scivola via che è un piacere fino alla conclusiva premiazione del vincitore:
Mr.Furto & Lady Paccottilla – complimenti per il nome: spettacolare; ma
anche per la musica. Mr.Furto & Lady Paccottilla sono un duo (come i White
Stripes), composto da marito e moglie (come i White Stripes), lei alla batteria
e percussioni, lui alla chitarra o al basso (come i White Stripes) ma che di
essere paragonati alla band di Seven Nation Army, giustamente, non ne vogliono
sentir parlare. Comunque bravi, tant’è che ho comprato il loro CD e me lo sono
fatto autografare. Si sa mai…
Secondi classificati i SettembreAdesso; premio della critica ai Dharma. Personalmente segnalo i Moscova, un
sacco potenti, mi sono piaciuti molto. Se non ve ne siete accorti ho messo il
link alla pagina facebook di ogni band (basta cliccare sul nome), vi invito a mettere “mi piace” e ad ascoltare la loro musica. Non vi faccio
recensioni perché non sono in grado, ma se vi fidate di me, un salto a piedi
uniti nelle pagine di questi ragazzi lo dovreste fare.
1 comment:
bravo Banzi! frocio eh, ma un frocio bravo...
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