Thursday, November 15, 2012

Porto '95

Breve introduzione veloce veloce, di quelle che piacciono al Campa. A proposito vi ho messo il link al suo blog, lui sì che è uno scrittore, io mi limito a raccontare storiebarraepisodi.
Questo racconto mi è uscito più lungo rispetto agli altri, per questo ho messo solo la prima parte. L'introduzione diciamo. Se vi interessa leggere anche il resto scrivetemi una mail, oppure contattatemi su qualche social network (Twitter o Facebook).
Per i personaggi (due) e le situazioni ho preso spunto da tutto e tutti, non da qualcuno o qualcosa in particolare. Quindi, se vi sentite tirati in ballo in qualche modo o in qualche aspetto, può essere così. Ma anche no.
Ultimo appunto, ma non meno importante: il lavoro si paga. Se volete leggere il resto mi dovrete offrire una birra. Scegliete voi quale, a me non interessa.


È difficile mettere insieme i pensieri quando la sera prima sei tornato a casa con della paglia in testa, qualche soldo in meno, la camicia sporca di chissà quali schifezze e una bici senza freni, senza luci, senza testa, ma con un cuore grande. E con un cuore grande vai dappertutto. C’è chi ha fatto la storia con una bici e un cuore grande.
È difficile mettere insieme i pensieri quando le vene in testa ti pulsano, la gola è secca e sei sudaticcio e sporco nel tuo letto, ma più che un letto sembra un pagliericcio. Come in uno di quei gialli dove il detective segue tutti gli indizi e cerca le prove per ricostruire e risolvere un delitto, ma nel tuo caso sono lividi, graffi, macchie sui vestiti, scontrini, chiamate perse e messaggi.
Con la ricostruzione dei fatti quella del corpo e dello spirito: doccia, colazione, un po’ di musica giusta. E sei pronto per ripartire. Cazzate. Perché va solo un pochino meglio, ma ti senti come investito da un camion di cefalee ed emicranie. Perché quando la mattina il mal di testa si sveglia prima di te significa solo una cosa: hai avuto una serata importante. È una regola che vale per tutti, nessuno escluso. Ed quello che è successo a Vecchio, rimettere insieme i pezzi, dopo una serata della quale non ricorda nulla, ma che non scorderà comunque. Fidatevi. 

2 comments:

Anonymous said...

Non farti pregare gay

Cesare Rensenbrink said...

ahahaha :D

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