Buon anno

Amici, buon anno. Banale, ma sempre efficace, quindi ci sta. Scrivo tanto per scrivere, siccome ho tempo: è il mio ultimo giorno di ferie. Per questo sono triste, ma anche soddisfatto perché sono state un paio di settimane produttive. Innanzi tutto ho scritto tre racconti nuovi. Non esultate troppo presto perché non li pubblicherò, forse l’intro di uno dei tre, giusto per farvi capire come dovrebbe essere. E intanto il progetto va avanti. Ma voi, fedeli followers (twitter mi passi il termine), un’idea ve la sarete già fatta di certo.

Procediamo, ho trascorso delle serate importanti con persone importanti in giro a far disastri come manco i ragazzetti delle medie. Ad esempio, svegliarsi una mattina con una bella abrasione su una chiappa e non sapere né perché né percome.

Ho passato un ottimo ultimo dell’anno con le persone giuste e dal quale mi sono ripreso solo ieri. Per rendervi l’dea: tornare a casa alle sette di mattina, svegliarsi a mezzogiorno, pranzare con un bicchiere d’acqua (frizzante), cagare due volte e tornare a letto a più riprese. A proposito, grazie Campa per il lancio del bicchiere pieno. Non ho più vent’anni ma, per fortuna, in alcune occasioni riesco a divertirmi ancora molto.